Il Consiglio federale approva la mozione Semadeni

In data 21 maggio 2014 il Consiglio federale ha accolto la mozione “Strategia per promuovere le scuole in cui s’insegna in due lingue nazionali” presentata da Silva Semadeni nel marzo scorso e sottoscritta da altri 91 deputati. Ora la mozione passa all’esame della competente commissione del Consiglio nazionale per preavviso e successiva decisione del Consiglio nazionale. Si tratta indubbiamente di un atto importante per promuovere il plurilinguismo in Svizzera e, di riflesso, anche la lingua italiana nei cantoni di lingua tedesca e francese. Qui di seguito la mozione di Silva Semadeni unitamente alla decisione del Consiglio federale.

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Quadrilinguismo svizzero e globalizzazione: DICHIARAZIONE DI BASILEA 2014 – l’italiano si rilancia

Con un approccio nuovo – quello rivolto alle sfide esterne della globalizzazione e dei media – sette associazioni ed enti dei media svizzeri e internazionali, fra cui il Forum per l’italiano in Svizzera, hanno dibattuto il 9 e 10 maggio il tema dell’italiano sulla frontiera, coordinate dal’’Istituto di Italianistica dell’Università di Basilea.

Il risultato finale – condensato nei quindici punti della DICHIARAZIONE DI BASILEA 2014 – può sorprendere: la sfida della globalità rappresenta per l’italiano un’opportunità per rilanciarsi, scrollandosi di dosso il complesso della minoranza italofona svizzera, divisa e/o confinata nello spazio territoriale della Svizzera italiana.
Di fronte ai processi di globalizzazione tutte le lingue nazionali sono minoritarie. Il loro avvenire è allora quello di valorizzare assieme le diversità e le potenzialità del modello plurilingue svizzero ed europeo: quindi conoscersi meglio e aumentare dapprima la consapevolezza dei nostri limiti per essere più forti e affermarsi verso l’esterno, nel mondo della „cittadinanza digitale“.

Il ruolo dei nuovi attori della globalità e dei media, specie di servizio pubblico, è essenziale come pure quello delle associazioni ed enti culturali, della formazione e delle università, il cui ruolo di ponte tra le culture, in particolare per le cattedre di letteratura e di linguistica, va inserito specificatamente nell’ambito della politica universitaria.
Qui di seguito pubblichiamo la versione finale della DICHIARAZIONE BASILEA 2014 con la quale si è concluso il Convegno “Italiano sulla frontiera – Vivere le sfide linguistiche della globalizzazione e dei media”.

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Berna: nei licei l’italiano sarà offerto anche come disciplina fondamentale

Le chiare e tempestive prese di posizione del Forum per l’italiano in Svizzera, della Deputazione ticinese alle Camere federali , dei Consigli di Stato del Canton Ticino e del Canton Grigioni hanno avuto effetto.

Al Forum è giunta la comunicazione del dir. Mario Battaglia, Capo della Sezione delle scuole secondarie di II° grado del Canton Berna , che conferma come l’italiano nei licei bernesi continuerà ad essere offerto sia come disciplina fondamentale sia come opzione specifica . Nel presentare il progetto di nuova griglia oraria ,che dovrebbe entrare in vigore nel 2017, gli estensori del documento hanno purtroppo indicato erroneamente che solo l’inglese sarebbe stato offerto come disciplina fondamentale, mentre per l’italiano e il latino l’offerta sarebbe avvenuta esclusivamente come opzione specifica. Da qui le reazioni degli enti sopramenzionati e dei docenti di italiano che insegnano nei licei del Canton Berna.

Il dir. Battaglia informa pure che nei licei bernesi saranno organizzati per l’italiano dei gruppi comprensivi di studenti che sceglieranno questa lingua come disciplina fondamentale o come opzione specifica: in questo modo le sedi liceali potranno più facilmente raggiungere il numero minimo di allievi per comporre i gruppi di studio. Altri dettagli sulle combinazioni possibili tra l’italiano come materia fondamentale e le altre opzioni specifiche saranno oggetto di ulteriori approfondimenti da parte dei responsabili del progetto.

Il Forum prende atto con soddisfazione di questo necessario e importante chiarimento e, nel ringraziare le autorità bernesi – e in particolare il Consigliere di Stato Bernard Pulver – per la pronta risposta alle osservazioni espresse e per continuare ad offrire agli studenti e alle studentesse la terza lingua nazionale, assicura che proseguirà a monitorare la presenza della lingua e cultura italiana nelle scuole dei diversi cantoni, anche in riferimento alle misure di contenimento in atto.

Lettera di conferma del Consigliere di Stato Pulver, del 8 maggio 2014

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