Nel lavoro di master di una studentessa, Sarah Romano dell’Alta scuola pedagogica di San Gallo, sono illustrati i risultati dell’indagine promossa nel Canton San Gallo sull’offerta facoltativa dell’italiano nel secondario I.
All’indagine, che ha interessato gli anni scolastici 2018/19, 2019/20 e 2020/21, hanno risposto 47 direzioni scolastiche su 74. Di queste il 57% l’ha offerto nel 2018/19, il 60% nel 2019/20 e il 45% nel 2020/21. In queste scuole il numero medio di allievi per corso è stato di 8.
Le disposizioni che regolano l’offerta facoltativa della terza lingua nazionale non sembrano essere conosciute, almeno non da tutti i direttori o gli insegnanti. Si raccomandano quindi una maggior informazione e lo svolgimento d’indagini periodiche da parte del Cantone per verificare la corretta applicazione.
Progetti speciali, come il progetto “Lingua Italienisch” a Basilea o un progetto pilota in atto nel Canton San Gallo, hanno un’influenza positiva sull’offerta dell’italiano nel secondario I.
L’auspicio è d’insegnare l’italiano come materia opzionale, e non come materia facoltativa, senza quindi essere condizionato da un numero minimo d’iscritti. Nel documento qui pubblicato s’illustrano altri aspetti dell’indagine svolta.
Per altre informazioni rivolgersi a
Sarah Romano, sarahchristina.romano@gmail.com , o al prof. Mathias Picenoni, responsabile della tesi di Master: mathias.picenoni@phsg.ch