Il Forum per l’italiano in Svizzera ha partecipato alla consultazione promossa dal Dipartimento federale dell’interno sulla modifica della Legge federale sulle lingue nazionali e la comprensione tra le comunità linguistiche.
La risposta del Forum inviata al Consigliere federale Alain Berset evidenzia in particolare come il coordinamento e l’armonizzazione dell’insegnamento delle lingue nazionali nella scuola dell’obbligo siano compiti prioritari delle autorità cantonali. Ne consegue che un intervento della Confederazione attraverso la modifica della Legge sulle lingue si renderebbe necessario se l’auspicata armonizzazione non trovasse concreta applicazione nei Cantoni.
In merito alle tre varianti sottoposte a consultazione, il Forum non ritiene di dover esprimere alcuna preferenza, poiché si ritiene che la soluzione legislativa da favorire debba essere quella che raccoglierà i maggiori consensi fra le autorità cantonali e che permetterà di assicurare il dovuto appoggio all’insegnamento delle lingue nazionali nelle scuole dell’obbligo. A questo proposito il Forum chiede che nella formulazione definitiva della modifica di legge proposta si eviti di utilizzare il termine ambiguo di “lingue straniere”. Le quattro lingue riconosciute dalla Costituzione sono lingue nazionali, non lingue straniere.
Indipendentemente dalla variante che sarà proposta dall’autorità federale, il Forum chiede con fermezza e con determinazione che il testo di legge sia completato con questa frase: “La scuola dell’obbligo promuove, garantendo un’offerta didattica adeguata, l’insegnamento facoltativo di una terza lingua nazionale”. Infatti, tutte le varianti poste in consultazione sono state concepite ed elaborate solo per tutelare de facto la seconda lingua nazionale, dimenticando completamente l’esistenza della terza lingua nazionale e il suo insegnamento nelle scuole dell’obbligo.
Il Forum denuncia perciò il rischio concreto che la contrapposizione in atto tra la Svizzera francese e la Svizzera tedesca in materia d’insegnamento delle lingue abbia come conseguenza di assicurare, sì, l’insegnamento della seconda lingua nazionale, ma anche di decretare la scomparsa dell’italiano dalle scuole dell’obbligo delle altre regioni linguistiche. Se la volontà dell’autorità federale è di tutelare la lingua francese nella Svizzera tedesca e il tedesco nella Svizzera francese, analoga tutela deve essere riconosciuta all’italiano e alla sua cultura.