Il Forum per l’italiano in Svizzera – che comprende 34 organizzazioni attive in ambito istituzionale, culturale e formativo – ha preso conoscenza con particolare soddisfazione degli obiettivi e dei mezzi finanziari illustrati nel Messaggio concernente la promozione della cultura negli anni 2016-2019 posto in consultazione dal Consiglio federale, con riferimento soprattutto a quegli interventi di politica culturale che si propongono di promuovere il plurilinguismo e, in questo contesto, la lingua e la cultura italiana nelle diverse regioni linguistiche.
Il Forum ha rilevato con piacere come questo documento di programmazione culturale e finanziaria contempli due nuove e interessanti proposte per quanto attiene alla promozione delle lingue nazionali minoritarie e dell’italiano in particolare. La prima: partendo dalla costatazione che l’insegnamento dell’italiano a livello liceale – ma non solo! – è sempre più minacciato al di fuori della regione italofona, il Consiglio federale intende riservare dei mezzi supplementari dell’ordine di 800’000 franchi l’anno a favore dell’insegnamento dell’italiano al di fuori della Svizzera italiana . La seconda: l’autorità federale desidera rafforzare i programmi di scambio fra regioni linguistiche da un lato estendendo gli stessi oltre che a studentesse e studenti, anche al personale docente e al settore della formazione professionale e, dall’altro, incoraggiando direttamente gli scambi linguistici fra gli istituti scolastici. Quest’ulteriore azione richiede mezzi supplementari pari a 450’000 fr. l’anno .
Nel merito il Forum sottolinea come uno sforzo corrispondente dovrebbe essere attuato anche da tutti i cantoni – responsabili delle politiche scolastiche – in modo tale che gli scambi linguistici, attualmente poco diffusi, diventino una pratica pedagogica abituale per chi studia e per chi insegna. Inoltre – a giudizio del Forum – occorrerebbe estendere tali incentivi anche al personale docente di livello universitario. Infatti, a giudizio del Forum, ogni grado di scuola dovrebbe poter approfittare maggiormente della realtà plurilingue del nostro Paese. Affinché tali scambi non si trasformino in una sorta di soggiorno turistico, senza alcuna possibilità di comprendere e di parlare la lingua altrui, è però necessario che studentesse e studenti, nel corso del loro percorso educativo, abbiano occasione di studiare le lingue nazionali anche presso la sede scolastica d’appartenenza, cosa che spesso non è garantita per la lingua italiana.
Il Forum guarda pure con grande favore anche alle altre misure di politica culturale che – come è il caso per le proposte volte a promuovere maggiormente le traduzioni letterarie nelle lingue nazionali – sono indicate nel Messaggio al fine di favorire lo scambio fra le nostre culture. In questo contesto si auspica che la Confederazione presti la dovuta attenzione alla presenza delle lingue e delle culture minoritarie anche in altri ambiti della politica culturale, ad esempio garantendo sostegno alle Cattedre di studi italiani e romanci sul territorio nazionale, e promuovendo le culture minoritarie nel campo del cinema o in seno al paesaggio museale svizzero. Per quanto concerne, nello specifico, la terza lingua nazionale, oggi si deve infatti constatare come spesso importanti manifestazioni, sostenute finanziariamente dalla Confederazione, non prestino la dovuta attenzione alla lingua e alla cultura italiane. Frequentemente, poi, l’italiano è totalmente assente dalle guide dei musei, dai pannelli e dalle didascalie che accompagnano gli oggetti esposti, dalle offerte cinematografiche, ecc. S’invita quindi la Confederazione, coerentemente con quanto prospettato nel Messaggio, a vincolare lo stanziamento di contributi finanziari per l’attuazione di importanti manifestazioni culturali alla presenza delle lingue nazionali e dell’italiano in particolare.