Buone notizie: a Sarnen ritorna l’italiano

Il Forum per l’italiano in Svizzera accoglie con favore la decisione del Consiglio di Stato del Canton Obvaldo di reintrodurre a partire dall’anno scolastico 2019/2020 l’italiano come opzione specifica – e quindi materia di maturità – alla Scuola cantonale di Sarnen. Come si ricorderà l’offerta dell’italiano era stata abolita nel 2011 in contrasto con le disposizioni dell’Ordinanza concernente il riconoscimento degli attestati liceali di maturità. Da qui l’intervento tempestivo del Consiglio di Stato ticinese e del Forum presso le autorità obvaldesi, la Conferenza dei direttori cantonali della pubblica educazione e le competenti autorità federali.

Ora l’italiano tornerà ad essere insegnato anche a Sarnen: è un risultato molto positivo sia per la promozione della lingua italiana in Svizzera sia perché evita agli allievi di quel cantone il cambiamento di scuola e le trasferte a Lucerna per seguire questa materia. Sicuramente i docenti d’italiano della Scuola cantonale di Sarnen sapranno ridare slancio alla lingua italiana sulla base dei risultati conseguiti a suo tempo da chi , nella stessa scuola, ha operato con impegno e professionalità.

Per l’italiano il Forum scrive alla CDPE

Il Forum per l’italiano in Svizzera ha scritto alla Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) per segnalare alcune situazioni insoddisfacenti riguardanti l’insegnamento dell’italiano nelle scuole dell’obbligo di diversi cantoni, come pure per l’abilitazione dei docenti di questa disciplina. In base alle informazioni tratte da un’indagine della CDPE un Cantone che ha aderito ad HarmoS non offre nessun insegnamento facoltativo della lingua italiana; un altro lo offre durante il pomeriggio settimanale libero (!); in molti Cantoni non tutti gli istituti scolastici offrono questo insegnamento oppure, se lo offrono, lo collocano in modo tale che l’italiano è in concorrenza con numerosi altri corsi facoltativi.

Fra i motivi della mancata offerta dell’italiano alcune sedi scolastiche della Svizzera tedesca segnalano, e non a caso, anche il problema della mancanza d’insegnanti. Per quanto noto al Forum, infatti, nemmeno tutte le Alte scuole pedagogiche della Svizzera tedesca e della Svizzera romanda offrono la possibilità di conseguire l’abilitazione all’insegnamento dell’italiano. Da questa preoccupante descrizione emerge una situazione inaccettabile per l’insegnamento dell’italiano nelle scuole obbligatorie svizzere. Si tratta di una doppia penalizzazione che il Forum non può accettare!

Alla CDPE si chiede quindi di prendere una chiara posizione in merito, come pure di adottare i provvedimenti necessari affinché l’italiano, lingua nazionale, abbia il giusto riconoscimento nella scuola dell’obbligo, senza essere discriminato rispetto alle altre lingue nazionali e all’inglese.

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L’italiano in Svizzera. La Svizzera in italiano

L’Unità di italiano dell’Università di Ginevra, insieme alle cattedre svizzere di italianistica, e con la collaborazione del Forum per l’italiano in Svizzera organizza una giornata di incontro dal titolo L’italiano in Svizzera. La Svizzera in italiano, il giorno sabato 10 novembre 2018. L’evento vedrà convergere a Ginevra docenti e ricercatori afferenti a tutte le cattedre di italianistica attive nelle Università Svizzere, insieme a rappresentanti del mondo politico e istituzionale.

Sarà un’occasione per presentare la varietà e la ricchezza del panorama dell’italianistica elvetica, ma soprattutto per riflettere pubblicamente sulla sua missione e sulle sue prospettive nella Svizzera plurilingue. Presentazioni di lavori e attività in corso si alterneranno a momenti di discussione più ampi, intorno alla funzione e alle prospettive dell’insegnamento universitario dell’italiano in Svizzera: in relazione ai temi della scuola, della composizione ed evoluzione socio-culturale della comunità italofona elvetica, dell’identità plurilingue della Svizzera.

Il programma della giornata è qui di seguito pubblicato. La partecipazione è aperta a tutte le persone interessate. Per informazioni è possibile rivolgersi a carlo.roggia@unige.ch.

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Programma culturale “Ponti verso l’italianità”

In seguito al successo ottenuto con il pomeriggio di riflessione del 9 dicembre 2017 (“Cosa succede quando lingue e culture si incontrano?”), l’ASPGR lancia anche quest’anno un secondo progetto che propone alle studentesse e agli studenti, ma anche a un pubblico esterno, un’offerta culturale legata alla lingua e cultura della Svizzera italiana.

A partire da giovedì 27 settembre, l’Alta scuola pedagogica dei Grigioni propone tre coinvolgenti appuntamenti, pensati per dare spazio e visibilità alla cultura, all’identità e alla lingua della Svizzera italiana.
Il primo appuntamento, giovedì 27 settembre alle ore 17:30, è dedicato alla presentazione del TOTEM, un archivio digitale di documenti audiovisivi della RSI che raccontano il territorio della Svizzera italiana e il mondo dal 1931. Il TOTEM è all’ASPGR dal 1° settembre al 23 novembre 2018.
Sempre presso l’ASPGR, martedì 23 ottobre alle ore 17:30 si tiene la proiezione del film di Silvio Soldini Il colore nascosto delle cose con la presenza del critico cinematografico Marco Longo (Milano) che farà un’introduzione e guiderà un dibattito con il pubblico.

Per concludere, giovedì 22 novembre alle ore 18:00 l’attrice Maria Augusta Balla e il musicista Simone Campa propongono uno spettacolo scenico, letterario e musicale su alcune storie tratte dal libro «Tre ore a andare, tre ore a stare, tre ore a tornare» che contiene fiabe e leggende del Grigioni italiano.

Quello dell’Alta scuola pedagogica dei Grigioni è quindi un programma culturale legato alla lingua italiana estremamente avvincente, aperto a tutti gli interessati. Tutte tre le serate, a ingresso gratuito, si svolgono nell’Aula magna dell’Alta scuola pedagogica dei Grigioni, Scalärastrasse 17, 7000 Chur.

NO all’iniziativa sulle lingue straniere

Il Forum per l’italiano in Svizzera invita i cittadini e le cittadine del Cantone dei Grigioni a votare NO il prossimo 23 settembre all’iniziativa “Solo una lingua straniera nelle scuole elementari”. L’iniziativa in questione penalizza l’italiano e il romancio, crea un’evidente discriminazione nell’offerta scolastica delle diverse regioni linguistiche del Cantone e rappresenta un duro colpo al plurilinguismo svizzero e a quello grigionese in particolare. L’italiano e il romancio sono lingue nazionali, non straniere, che meritano il dovuto rispetto, anche in considerazione degli sforzi profusi per valorizzare – da parte delle autorità federali e cantonali – le lingue delle minoranze.

Votare NO il prossimo 23 settembre significa quindi riaffermare i principi alla base della coesione linguistica e culturale che da sempre hanno caratterizzato il Cantone dei Grigioni: principi di cui non si può fare a meno, né nei Grigioni, né in Svizzera.